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Caso De Girolamo: Dichiarazione di Antonello Soro

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Caso De Girolamo: Dichiarazione di Antonello Soro

"E´ davvero singolare come in questi ultimi giorni molti parlamentari, alcuni di lungo corso, facciano a gara a per attribuire al Garante una presunta inerzia, rispetto a interventi che la legge, al momento, non gli consente di realizzare".

Risponde così all´Ansa il Garante della privacy, Antonello Soro, interpellato in merito agli attacchi sul ruolo dell´Autorità nella vicenda che vede coinvolto il ministro Nunzia De Girolamo.

"E stupisce - prosegue - come gli stessi parlamentari scoprano solo ora i problemi su cui il Garante da tempo richiama, inascoltato, l´attenzione delle Camere e del Governo, a partire dai rischi impliciti nel ´giornalismo di trascrizione´".

"E´ altrettanto singolare - aggiunge Soro - la confusione che, a leggere i giornali, si sta facendo in termini generali tra una intercettazione abusiva, e come tale illecita, e una registrazione di conversazione tra presenti, allo stato lecita, almeno fino a diversa decisione del legislatore. Nel caso in cui, poi, la conversazione registrata venga diffusa dai giornali, è bene ricordare che la liceità di tale pubblicazione dipende dall´interesse pubblico della notizia e dal rispetto, anche in questi casi, del principio di essenzialità dell´informazione".

"La chiamata in causa del Garante per un´inerzia che non c´è, stupisce ancora di più - conclude Soro - se si considera che tale rilievo è mosso proprio dai soggetti istituzionalmente titolari del potere d´iniziativa legislativa, i quali ben potrebbero mettere in campo, se lo ritenessero opportuno, strumenti e procedure utili a rafforzare la tutela della riservatezza senza ledere la libertà di stampa".

E riguardo all´esposto dal ministro afferma: "valuteremo con la consueta attenzione l´annunciato esposto del ministro non appena arriverà".

Roma, 16 gennaio 2014