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Programma Falcone. Approvato il progetto del Garante per la cooperazione nella lotta al crimine e la difesa della privacy - 06 settembre 1999

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Programma Falcone. Approvato il progetto del Garante per la cooperazione nella lotta al crimine e la difesa della privacy

Nel quadro del "Programma Falcone", che l´Unione Europea sta portando avanti per sviluppare la cooperazione in campo giudiziario e doganale nella lotta contro la criminalità organizzata, il Garante per la protezione dei dati personali ha ottenuto un finanziamento per un progetto dedicato allo sviluppo di azioni comuni nella protezione dei dati personali e nella lotta contro il crimine organizzato.
Il progetto, che l´Autorità aveva sottoposto al Segretariato Generale del Comitato Falcone, istituito presso la Commissione Europea, prevede l´organizzazione di alcuni seminari ai quali parteciperanno gli esperti dei Paesi membri dell´UE e della Commissione.
I seminari hanno lo scopo di favorire la conoscenza delle normative esistenti in materia di protezione dei dati personali tra i diversi Stati membri e lo scambio di esperienze e informazioni tra magistrati ed esperti, di approfondire i problemi che l´applicazione dei principi della privacy pone, di individuare possibili soluzioni e azioni comuni (anche allo scopo di attenuare i rischi di possibili diversità di disciplina o di modalità applicative), e di migliorare l´utilizzo degli strumenti di cooperazione nel settore della lotta al crimine nel pieno rispetto delle norme sulla tutela dei dati personali.
Sempre più stretti, infatti, sono i legami che intercorrono tra lo sviluppo di forme di collaborazione tra magistratura e forze di polizia rivolte a migliorare ed affinare gli strumenti a disposizione per la prevenzione e la repressione della criminalità, in particolare di quella organizzata (e che in larga parte consistono in scambi di informazioni e creazione di sistemi informativi comuni, anche con funzioni di analisi ed intelligenze), ed il rispetto delle norme dettate a livello internazionale, comunitario e nazionale per fare in modo che questa attività sia svolta senza ledere i diritti fondamentali degli individui.
Va ricordato che proprio grazie ad un´iniziativa italiana, è stata avviata in seno al Consiglio d´Europa una attività di riflessione riguardante gli Accordi e le Convenzioni elaborate o in coso di elaborazione nel cosiddetto "terzo pilastro" del Trattato di Maastricht per la parte che riguarda le norme e le forme di tutela dei dati personali.

Roma, 06 settembre 1999