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Licia Califano al Forum Pa: serve un corretto bilanciamento tra trasparenza e dignità della persona

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Licia Califano al Forum Pa: serve un corretto bilanciamento tra trasparenza e dignità della persona

"Oggi la scommessa è la ricerca di un corretto bilanciamento e di un ragionevole equilibrio tra attuazione del principio di trasparenza e tutela della riservatezza. E proprio a questa scommessa rispondono le nuove Linee guida sulla trasparenza adottate dal Garante". E´ quanto ha affermato Licia Califano, componente dell´Autorità garante per la privacy e costituzionalista, al seminario dedicato alla trasparenza della Pa sui siti web tenuto oggi nell´ambito del Forum Pa.

Nel suo intervento Licia Califano ha ripercorso le tappe normative che hanno segnato il passaggio graduale verso una più moderna forma di "amministrazione aperta", a partire dalla legge n. 241 del 1990, per arrivare fino al recente decreto legislativo n. 33 del 2013. Una trasparenza che, nata sul versante delle performance della Pa, evolve nella duplice prospettiva della piena accessibilità delle informazioni per sapere come vengono spesi i soldi pubblici (nell´ottica dell´anticorruzione), ma anche di un´amministrazione aperta e disposta al dialogo con i cittadini.

Secondo la componente del Collegio Garante è oggi necessario "trovare un equilibrio fra una trasparenza che deve essere perseguita e la dignità dell´individuo che non può essere travolta". "La diffusione indiscriminata online di informazioni - ha sottolineato - mina uno dei fondamenti su cui si costruisce l´architettura di principi e norme di matrice costituzionale, ma prima ancora europea, del diritto fondamentale alla privacy: ossia l´habeas data, il potere di autodeterminazione informativa riconosciuto ad ognuno, il pieno controllo sulle informazioni che ci riguardano".

La costituzionalista è poi passata alla disamina delle Linee guida appena emanate dall´Autorità mettendo il luce gli aspetti principali: il diverso regime previsto a seconda che la pubblicazione persegua finalità di trasparenza oppure altre finalità (come la pubblicità legale); il rispetto del principio di necessità e non eccedenza nella diffusione dei dati personali dei cittadini; la non rintracciabilità sui motori di ricerca dei dati sensibili e giudiziari; il divieto assoluto di diffondere dati sulla salute. Ma soprattutto la questione cruciale degli "open data", cioè alla grande massa di informazioni online liberamente accessibili a tutti e riutilizzabili in vario modo. E´ importante ricordare - ha concluso Licia Califano - che i ‘dati aperti´ in via generale non pongono problemi di privacy, poiché nella maggior parte dei casi sono riferiti a dati aggregati o comunque informazioni non personali. Nelle ipotesi però in cui questi documenti contengano dati personali, il Garante non intende impedirne la pubblicazione né tantomeno il riutilizzo, ma chiede alle amministrazioni di adottare le necessarie cautele affinché siano evitati abusi.

Roma,  28  maggio 2014