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Calendario processi: udienze e sentenze senza privacy - 07 febbraio 2000

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Calendario processi: udienze e sentenze senza privacy

Il calendario dei processi, le udienze e le sentenze sono pubblici e conoscibili da chiunque vi abbia interesse. L´occasione per chiarire questi aspetti è stata offerta al Garante da un quesito sulla legittima acquisizione, da parte di cittadini, organismi, società e istituzioni, di dati su atti e procedimenti giurisdizionali che li riguardano come parte interessata. L´Autorità ha ribadito che l´applicabilità della legge sulla privacy non comporta necessariamente un regime di assoluta riservatezza dei dati, perché si deve verificare di volta in volta se sussistono altri interessi meritevoli di tutela disciplinati da disposizioni di legge o di regolamento.

Tra le disposizioni non abrogate dalla legge n.675 del 1996, rientrano anche le norme che riguardano la conoscibilità del calendario dei processi, della pubblicità delle udienze e degli esiti dei giudizi, nonché quelle concernenti l´accesso ai registri giudiziari e l´estrazione di copia di atti processuali. Questa materia, infatti, resta prevalentemente regolata dal codice di procedura penale e dalle altre norme processuali vigenti.

A conferma di ciò, va anche ricordato che le attività degli uffici volte al rilascio di copie di atti o alla consultazione dei registri relativi ai

procedimenti giudiziari, rientrano tra le attività svolte "per ragioni di giustizia", che al momento sono soggette solo ad alcune disposizioni della legge sulla privacy (art.4, comma 1, lett.d e comma 2), le quali potranno essere completate se verrà nuovamente conferita la delega al Governo già prevista dalle leggi n.676/1996 e n.344/1998, e ora in discussione al Senato.

Resta, comunque, fermo l´obbligo anche per il trattamento di dati da parte degli uffici giudiziari del

principio di "pertinenza", previsto dalla legge sulla privacy, in base al quale è consentita la utilizzazione e la comunicazione dei soli dati necessari alla finalità istituzionale perseguita.

Roma, 7 febbraio 2000