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Relazione 1998 - 12 aprile 1999

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 Relazione 1998

Il Garante per la protezione dei dati personali presenta la relazione sul secondo anno di attività e sullo stato di attuazione della legge n.675 del 1996, riguardante la tutela delle persone e la riservatezza dei dati, entrata in vigore nel maggio del 1997.

La Relazione, che come ogni anno il Garante deve trasmettere a Governo e Parlamento, traccia il bilancio del lavoro svolto dall´Autorità nei diversi ambiti nei quali è richiesta la costante azione di vigilanza sugli adempimenti previsti dalla legge sulla privacy e di promozione di una cultura del rispetto, ma mette in luce anche la capacità di assicurare, in tutti quei casi in cui si è reso necessario, un tempestivo intervento a tutela delle persone.

Anche nel 1998 l´impegno dell´Autorità è stato rivolto a sviluppare la conoscenza presso i cittadini della legge sulla privacy, a chiarire le modalità ed i comportamenti da adottare per una sua corretta applicazione ed un uso trasparente dei dati da parte delle pubbliche amministrazioni e del settore privato, a suggerire a Governo e Parlamento correttivi per adeguare il sistema giuridico italiano alle norme sulla privacy.

Ma anche a garantire gli strumenti normativi ed operativi in grado di porre il cittadino in condizione di esercitare in prima persona un diritto prima sconosciuto: quello di scegliere quali informazioni personali far circolare e di controllare questa circolazione, di accedere alle banche dati (compresa quella del Dipartimento di Pubblica sicurezza), di rettificare, integrare e cancellare i dati e, se del caso, opporsi alla loro utilizzazione.

L´attenzione sempre più diffusa per le innovazione introdotte dalla legge n.675 e la funzione assegnata al Garante spiegano il persistente alto numero di richieste, segnalazioni, ricorsi che anche nel corso del 1998 ha investito l´ Ufficio e che ha richiesto uno sforzo particolare, tenuto conto del fatto che solo in questi mesi, grazie al regolamento di organizzazione entrato in vigore il 16 febbraio 1999 e al recente potenziamento voluto dal Governo, l´Autorità ha potuto avviare un processo di graduale messa a regime della propria attività.

Il Garante ha risposto a 20.000 tra richieste di informazioni, quesiti telefonici, segnalazioni, reclami, ricorsi e prospettazioni di problemi applicativi. I pareri forniti sono stati 70. L´Ufficio ha ricevuto, da parte delle amministrazioni pubbliche, 346 comunicazioni previste per poter divulgare dati e 537 comunicazioni relative a trattamenti di dati sensibili e giudiziari.
L´Autorità ha emanato 950 provvedimenti di richiesta di informazioni e documenti a pubbliche amministrazioni e a privati e ha svolto un numero elevato di consultazioni.

I maggiori interventi si sono avuti nei settori:

  • della sanità ("sanitometro", anonimato sulle ricette mediche, divieto di diffusione dati sulla salute)
  • del sistema bancario (informativa ai clienti, distanze di cortesia)
  • delle pubbliche amministrazioni (trasparenza redditi e patrimoni di manager, magistrati, parlamentari, trattamento dei dati sensibili, interconnessione banche dati)
  • del mondo del lavoro (cedolini in busta chiusa, diagnosi, test attitudinali)
  • della vita sociale (" unico 99" , multe ed atti giudiziari in busta chiusa, foto autovelox)
  • della sicurezza (pertinenza e non eccedenza dei dati nelle indagini giudiziarie, foto segnaletiche)
  • della società del controllo (telecamere sui mezzi pubblici e nelle corsie d´ospedale, varchi elettronici)
  • delle telecomunicazioni (bollette telefoniche in dettaglio, possibilità di apparire sull´ elenco telefonico senza l´ indicazione di alcuni dati, difesa contro telefonate di disturbo, conservazione dei dati per un periodo limitato)
  • dell´informazione (equilibrio tra diritto di cronaca e rispetto per la dignità delle persone, difesa dei minori, possibilità di citare nomi degli arrestati).

La pubblicazione del Codice di deontologia dei giornalisti, elaborato insieme all´Ordine nazionale dei giornalisti, rappresenta in questo senso un importante risultato.

Così come rilevanti sono state l´emanazione di decreti legislativi integrativi della legge n.675, primo fra tutti quello su privacy e telecomunicazioni, che hanno posto l´Italia all´avanguardia in Europa, e l´attenzione posta ad ambiti che rappresentano le prospettive per una futura azione anche di livello internazionale, come la videosorveglianza e Internet.

La relazione, divisa in quattro sezioni (l´evoluzione normativa nell´attività del Parlamento e del Governo, i temi di maggiore rilievo nell´attività del Garante, l´Ufficio del Garante, le attività comunitarie ed internazionali), è corredata da una ampio allegato di testi e documenti, anche internazionale.

Roma, 12 aprile 1999

Scheda

Doc-Web
48301
Data
12/04/99

Tipologie

Comunicato stampa