[doc. web n. 8994773]

Provvedimento del 5 aprile 2018

Registro dei provvedimenti
n. 208 del 5 aprile 2018

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

NELLA riunione odierna, alla presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vicepresidente, della prof.ssa Licia Califano e della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici, componenti e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;

VISTO il ricorso presentato al Garante il 6 febbraio 2018 da XX rappresentato e difeso dall’avv. Fabrizio Fiorino nei confronti della Banca Agricola Popolare di Ragusa (di seguito, BAPR) con il quale il ricorrente, in qualità di erede del padre, ribadendo le istanze già avanzate ai sensi degli artt. 7 e 8 del d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali (di seguito “Codice”), ha chiesto:

- di ottenere la comunicazione in forma intelligibile di tutti i dati e la documentazione relativi ai rapporti bancari intrattenuti dal de cuius con la citata Banca, con particolare riferimento ad un conto corrente bancario allo stesso intestato;

- la liquidazione in proprio favore delle spese sostenute per il procedimento;

VISTI gli ulteriori atti d’ufficio e, in particolare la nota del 27 febbraio 2018 con la quale questa Autorità, ai sensi dell’art. 149, comma 1, del Codice, ha invitato il titolare del trattamento a fornire riscontro alle richieste dell’interessato;

VISTE le note inviate in data 12, 15, 16 e 19 marzo 2018 con le quali la resistente, pur evidenziando che l’istanza avanzata dal ricorrente sia volta in realtà ad ottenere la documentazione bancaria ai sensi dell’art. 119 del Testo Unico Bancario di cui al d.lgs. n. 385/1993, ha dichiarato:

- la propria disponibilità, “per mero spirito conciliativo”, a fornire la documentazione richiesta “senza onere economico alcuno” per il ricorrente, nonché le informazioni circa i rapporti bancari intestati al de cuius incardinati presso l’agenzia del Banco di Sicilia, acquisita dalla BAPR in epoca successiva al decesso;

- di avere adempiuto alle richieste avanzate dal ricorrente, fornendo tutta la documentazione in proprio possesso relativa al de cuius;

PRESO ATTO di quanto contenuto nelle note del 15, 16, 19, 20 e 22 marzo 2018 con le quali il ricorrente, nel comunicare che la resistente ha fornito la documentazione richiesta, ha ritenuto che tale riscontro sia avvenuto nell’ambito di un accordo transattivo tra le Parti, che ha previsto a carico della medesima resistente anche il pagamento di una somma di denaro a titolo di “indennità risarcitoria”, quale indennizzo dei costi sostenuti per ottenere quanto richiesto; 

RITENUTO, alla luce di quanto sopra esposto, di dover dichiarare, ai sensi dell’art. 149, comma 2, del Codice, non luogo a provvedere sul ricorso avendo la resistente fornito, seppur nel corso del procedimento, un riscontro sufficiente alle richieste del ricorrente, rispetto al quale quest’ultimo si è dichiarato soddisfatto;

RITENUTO che sussistano giusti motivi per compensare integralmente fra le parti le spese del procedimento, tenuto conto dell’accordo transattivo intervenuto tra le stesse;

VISTA la documentazione in atti;

VISTI gli artt. 145 e ss. del Codice;

VISTE le osservazioni formulate dal segretario generale ai sensi dell’art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;

RELATORE la prof.ssa Licia Califano;

TUTTO CIÒ PREMESSO IL GARANTE:

- dichiara non luogo a provvedere sul ricorso;

- compensa tra le Parti le spese del procedimento.

Ai sensi degli artt. 152 del Codice e 10 del d.lgs. 1° settembre 2011, n. 150 avverso il presente provvedimento può essere proposta opposizione all’autorità giudiziaria, con ricorso depositato al tribunale ordinario del luogo ove ha la residenza il titolare del trattamento dei dati, entro il termine di trenta giorni dalla data di comunicazione del provvedimento stesso, ovvero di sessanta giorni se il ricorrente risiede all’estero. 

Roma, 5 aprile 2018

IL PRESIDENTE
Soro

IL RELATORE
Califano

IL SEGRETARIO GENERALE
Busia