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Possiamo governare i colossi del tech con regole convenzionali? - Intervento di Guido Scorza - MilanoFinanza

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Possiamo governare i colossi del tech con regole convenzionali?
Intervento di Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali
(MilanoFinanza, 7 gennaio 2022)

Apple ha da poco superato i tremila miliardi di dollari di capitalizzazioone. La seguono a distanza ravvicinata, si fa per dire, secondo le quotazioni al settembre 2021, Alphabet (2.240 miliardi), Microsoft (2.150 miliardi) e a distanza ancora maggiore, Meta ( 1.280 miliardi) e Amazon (833 miliardi). La società dell'iPhone da sola ha quindi una capitalizzazione grosso modo doppia rispetto al PIL italiano. Ma anche le altre Gafam (acronimo che sta per Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft) in termini di potere economico sovrastano o eguagliano, più o meno, il nostro prodotto intemo lordo. Le Gafam, tutte assieme - le più rappresentative tra le big tech, ma non le sole - valgono più o meno quanto i PIL di Italia, Germania, Francia e Spagna messi assieme.

Ora, naturalmente, questi numeri possono essere liquidati come una questione solo ed esclusivamente economica e lasciati ai commenti degli analisti di mercato. Se lo si facesse tuttavia, probabilmente si rischierebbe di guardare al dito perdendo di vista la luna. Anche perche Apple, così come le altre quattro sorelle dei firmamento tecnologico globale non hanno dalla loro solo quotazioni azionarie che fanno invidia alle grandi economie europee - e, naturalmente, non solo europee - ma anche altri dati ed elementi con pochi eguali persino tra i Paesi del G7.

Miliardi di utenti, ad esempio, miliardi di persone che si sveglianoogni mattina e utilizzano i loro prodotti e servizi per un numero ogni giorno crescente di attività divenute ormai essenziali nella dimensione personale, professionale, commerciale, culturale, sociale e politica. Nessuno Stato al mondo può contare su un numero di cittadini altrettanto elevato. Non solo. Per utilizzare i prodotti e i servizi offerti dalle Gafam è indispensabile accettare dei termini d'uso destinati a condizionare la nostra esistenza nella dimensione digitale ma non solo, più di quanto le leggi dei grandi Paesi del mondo facciano in relazione ai rispettivi cittadini. Nessuno Stato al mondo è in grado di uniformare il comportamento di qualche miliardo di persone, come riesce invece a fare una qualsiasi delle Gafam. Insomma, forse per la prima volta nella storia dell'umanità ci sono dei soggetti che non sono Stati ma possiedono tutti gli elementi essenziali di uno Stato, oltretutto in un ordine di grandezza enormemente superiore rispetto al più grande degli Stati.

Forse, a voler esser rigorosi e a voler utilizzare la definizione degli elementi costitutivi di uno Stalo si potrebbe obiettare che le Gafam non hanno un territorio, ma la verità nuda e cruda è che dispongono, comunque, di uno spazio per quanto immateriale - nell'ambito del quale esercitano la loro sovranità, applicando le proprie regole. Anzi, con il metaverso che avanza, forse, dovremmo prendere atto - e dopo due anni di pandemia l'esercizio non appare neppure troppo complicato che questo spazio-non spazio immateriale è, probabilmente, destinato ad assorbire letteralmente i territori fisici che hanno costituito, sin qui, elementi costitutivi dei nostri Stati.

In fondo è già oggi fuori di dubbio che gran parte di noi passa più tempo in quelÌo spazio-non spazio di quanto non ne trascorra nella dimensione fisica e con la realtà aumentata, l'internet delle cose, la natura immersiva del metaverso, la dimensione virtuale questo sarà sempre più evidente. Ma se tutto questo è vero, probabilmente è arrivato il momento di domandarsi se gli strumenti regolamentari convenzionali-quelli con i quali, sin qui, il potere pubblico dei singoli Stati ha esercitato la sua sovranità sul proprio territorio e nei confronti delle persone fisiche e giuridiche che in esso si stabiliscono - siano adatti, idonei, adeguati, proporzionati al governo di un sistema globale esteso e aumentato nel quale taluni soggetti privati, attraverso una sorta di moderna evoluzione darwiniana della specie societaria, hanno ormai assunto caratteristiche genetiche oggettivamente pili simili a quelle di uno Stato sovrano che a quelle delle società private di un tempo. Perche, forse, l'ambizione di governare un'evoluzione delta specie della portata dì quetta che dobbiamo registrare in quell'ecosistema digitale che, sin qui, abbiamo chiamato internet e che ora ci avviamo a chiamare metaverso con strumenti convenzionali è destinata a rimanere frustrata.

Ha davvero ancora senso che un singolo Stato - ma con i distinguo del caso la stessa perplessità vale per una Unione di Stati come l'Europa - provi con tè proprie regole a esercitare sovranità su soggetti che hanno assunto dimensioni come quelle raggiunte da una qualsiasi delle Gafam o, peggio ancora, da tutte Ìe messe insieme? Il dibattito è aperto e fa soluzione difficile. Anche perché, se si ritiene che non si possa continuare a usare strumenti convenzionati, si tratta dì provare a identificare un set di strumenti nuovi e non convenzionali per il governo di una situazione che va comunque affrontata con urgenza e lungimiranza, senza alcuna volontà punitiva o repressiva rispetto a giganti dell'innovazione e del progresso tecnologico che hanno comunque cambiato in meglio, sotto centinaia di profili, le nostre vite, ma che forse oggi minacciano di produrre effetti collaterali rispetto ai quali non è detto che disporremo di antidoti idonei a garantirci un futuro sostenibile neifa dimensione sociale, culturale, democratica e economica.

Scheda

Doc-Web
9734845
Data
07/01/22

Tipologie

Interviste e interventi