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Convegno “la protezione dei dati: da 25 anni la bussola del futuro”. I quattro componenti dell’Autorità intervistati su AI, sanità digitale, sorveglianza di massa, Metaverso

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Convegno “la protezione dei dati: da 25 anni la bussola del futuro”
I quattro componenti dell’Autorità intervistati su AI, sanità digitale, sorveglianza di massa, Metaverso

La terza sessione del convegno ha visto come protagonisti i quattro componenti del Garante per la protezione dei dati personali intervistati da Federico Monga, Vice direttore de “La Stampa”.

Secondo il Presidente Pasquale Stanzione, “la capacità trasformatrice dell’intelligenza artificiale ha sovvertito la gerarchia dei valori, ma l’uomo deve rimanere al centro di quest’innovazione”.

Di fronte all’ampliamento della sfera del possibile, dunque, occorre individuare i limiti di ciò che  si potrebbe fare. “L’AI ci proietta verso una dimensione mimetica della razionalità umana, ma occorre impedire una vera e propria sostituzione dell’uomo”. Occorre garantire, in particolare, la non esclusività della decisione automatizzata dando importanza al fattore umano “Serve – ha concluso Stanzione - un governo antropocentrico dell’innovazione tecnologica”. In questa direzione si muove la normativa europea, il Gdpr e l’Artificial Intelligence Act, che punta ad un governo della tecnologia.

La Vice Presidente Cerrina Feroni ha affrontato il tema della sanità digitale, alla luce dell’emergenza sanitaria che sta accelerando questo processo di trasformazione. “La trasformazione della sanità in sanità digitale - ha affermato - crea impatti e conseguenze delicate, costringendo a “ripensare la logica, le infrastrutture, le misure di sicurezza, la stessa cultura della sanità”. “Un buon medico oggi - ha concluso - deve avere rispetto dei dati del paziente, non rispettare solo il suo corpo fisico, ma anche il suo corpo digitale”.

Agostino Ghiglia, Componente dell’Autorità, ha centrato il suo intervento sul tema della sorveglianza di massa e sul ricorso massivo da parte di diversi soggetti pubblici a sistemi di riconoscimento facciale senza le necessarie garanzie per le persone, spingendosi come nel caso di un Comune ad adottare sistemi di telecamere per predire l’attitudine e delinquere, iniziativa subito bloccata dal Garante. La via di mezzo tra sicurezza pubblica e libertà degli individui – concluso Ghiglia – è il Gdpr che ha fissato garanzie che bilanciano protezione dei dati dei cittadini e sicurezza pubblica.

Ha chiuso la sessione Guido Scorza che ha proposto una riflessione sul Metaverso e sulla necessità di affiancare ai principi già fissati dalla disciplina europea forme di efficace co-regolamentazione con le grandi piattaforme. Il Gdpr è un punto fermo, secondo Scorza, ma non sarà facile applicare tutte le regole che detta al mutato contesto del mercato. “Non credo si possa governare il futuro nel Metaverso e nella società degli algoritmi con disposizioni di dettaglio che richiedono necessariamente tempi lunghi di elaborazione e adozione, il mercato non aspetta, ha concluso. O scriviamo le regole anche dialogando con il mercato e i suoi protagonisti o rischiamo di essere ospiti in un gigantesco giardino privato che si chiamerà Metaverso”.

Torino, 4 luglio 2022

Scheda

Doc-Web
9789731
Data
04/07/22

Tipologie

Comunicato stampa