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Provvedimento del 21 giugno 2006 [1313819]

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[doc. web n. 1313819]

Provvedimento del 21 giugno 2006

 

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

NELLA riunione odierna, in presenza del prof. Francesco Pizzetti, presidente, del dott. Giuseppe Chiaravalloti, vicepresidente, del dott. Mauro Paissan e del dott. Giuseppe Fortunato, componenti e del dott. Giovanni Buttarelli, segretario generale;

VISTO il ricorso al Garante presentato il 20 marzo 2006 da Andrea Valentini nei confronti di Crif S.p.A. con il quale il ricorrente, avendo revocato il consenso al trattamento dei dati che lo riguardano, ha chiesto la loro cancellazione e di porre a carico della resistente le spese sostenute per il procedimento;

VISTI gli ulteriori atti d´ufficio e, in particolare, la nota del 6 aprile 2006 con la quale questa Autorità, ai sensi dell´art. 149 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196), ha invitato il titolare del trattamento a fornire riscontro alle richieste dell´interessato, nonché la nota dell´8 maggio 2006 con la quale questa Autorità ha disposto la proroga del termine per la decisione sul ricorso;

VISTA la nota inviata via fax il 2 maggio 2006 con la quale il titolare del trattamento ha dichiarato di aver cancellato le informazioni creditizie di tipo "positivo" relative al ricorrente, essendo decorso il termine di novanta giorni "dalla comunicazione della revoca del consenso (2.12.2005)";

VISTO che, nella medesima nota del 2 maggio 2006, la resistente ha dichiarato di non poter cancellare i dati relativi ad un prestito finalizzato erogato il 27 marzo 2002 da Citicorp Finanziaria S.p.A.-Citifin ed estinto il 28 febbraio 2005 "con segnalazione di ritardi nei pagamenti (fino a 3 rate) regolarizzati da meno di 24 mesi", ad un prestito finalizzato erogato il 17 settembre 2003 da Silf-Società Italiana Leasing e finanziamenti S.p.A. ed ancora in corso "con segnalazione di ritardi nei pagamenti (fino a 6 rate) non ancora regolarizzati", nonché ad un prestito personale erogato da Deutsche Bank S.p.A. il 4 marzo 2002 ed ancora in corso "con segnalazione di sofferenza", nonché ad una carta di credito con pagamento rateale erogata il 2 maggio 2003 da Consum.it S.p.A. ed ancora in corso, "con segnalazione di sofferenza", trattandosi di informazioni creditizie di tipo "negativo" il cui trattamento sarebbe lecito anche in assenza del consenso dell´interessato, ai sensi del codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti (Provv. del Garante n. 8 del 16 novembre 2004, in Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 2004, n. 300; d.m. 14 gennaio 2005, in Gazzetta Ufficiale 29 gennaio 2005, n. 23) e del connesso provvedimento del Garante sul bilanciamento di interessi (Provv. n. 9 del 16 novembre 2004, in Gazzetta Ufficiale 23 dicembre 2004, n. 300);

VISTE le note inviate il 29 maggio, 31 maggio e 1° giugno 2006 rispettivamente da Silf-Società Italiana Leasing e finanziamenti S.p.A., Deutsche Bank S.p.A. e Consum.it le quali hanno confermato l´esattezza dei dati conservati nel sistema di informazioni creditizie gestito da Crif S.p.A.;

VISTA la nota inviata da Crif S.p.A. in data 13 giugno 2006 con la quale tale società, nel fornire un report aggiornato, ha ribadito quanto espresso nel precedente riscontro precisando che, "come confermato dagli stessi enti partecipanti (…), nonostante un piano di rientro concordato con il ricorrente, i finanziamenti presentano ancora rate non pagate";

RILEVATO che Crif S.p.A. ha dato conferma solo in sede di ricorso dell´avvenuta cancellazione dei dati di tipo "positivo"riferiti all´interessato (il quale aveva formulato una richiesta in tal senso già in sede di istanza ex art. 7); constatato che Crif S.p.A, nell´allegata nota di riscontro del 5 dicembre 2005, non aveva dato idoneo e tempestivo riscontro a tale richiesta -come dovuto ai sensi dell´art. 8 del citato codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti- dichiarando invece che avrebbe eliminato le informazioni interessate dalla revoca del consenso non oltre novanta giorni dalla ricezione della comunicazione del ricorrente, inducendo in tal modo l´interessato a proporre ricorso a questa Autorità in ordine al predetto profilo;

RITENUTO di dover dichiarare non luogo a provvedere sul ricorso ai sensi dell´art. 149, comma 2, del Codice in ordine alla richiesta di cancellazione dei dati personali di tipo "positivo";

RITENUTO, invece, che la richiesta di cancellazione dei dati "negativi"conservati nel sistema di informazioni creditizie gestito dalla resistente è infondata, non essendo trascorsi i limiti temporali di conservazione dei dati previsti dal predetto codice di deontologia e di buona condotta per la lecita conservazione nei sistemi di informazioni creditizie dei dati relativi a ritardi nei pagamenti successivamente regolarizzati o non regolarizzati (art. 6, comma 2, e comma 5, del medesimo codice di deontologia e di buona condotta);

RITENUTO, infine, che sussistono giusti motivi per compensare fra le parti le spese del procedimento;

VISTA la documentazione in atti;

VISTI gli artt. 145 e s. del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196);

VISTE le osservazioni dell´Ufficio formulate dal segretario generale ai sensi dell´art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;

RELATORE il dott. Giuseppe Chiaravalloti;

TUTTO CIÒ PREMESSO IL GARANTE:

a) dichiara infondata la richiesta di cancellazione dei dati "negativi" conservati nel sistema di informazioni creditizie gestito dalla resistente;

b) dichiara non luogo a provvedere sul ricorso in ordine alla richiesta di cancellazione dei restanti dati;

c) dichiara compensate le spese del procedimento.

Roma, 21 giugno 2006

IL PRESIDENTE
Pizzetti

IL RELATORE
Chiaravalloti

IL SEGRETARIO GENERALE
Buttarelli