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Newsletter del 12 febbraio 2009

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N. 319 del 12 febbraio 2009

• Il Garante vara il piano ispettivo per i primi sei mesi
• Abusi su minori troppi dettagli nelle cronache, arriva lo stop del Garante
• Avvisi condominiali a prova di privacy

Il Garante vara il piano ispettivo per i primi sei mesi
Nel 2008 applicate sanzioni per 1 milione 400mlia euro
Sistema informativo del fisco, banche, sistema sanitario. Saranno questi tre grandi settori ad essere innanzitutto interessati dall´attività di accertamento del Garante per la privacy. L´Autorità ha varato, infatti, il piano di ispezioni per il primo semestre 2009. Il piano prevede, inoltre, sia nel settore pubblico che in quello privato, specifici controlli sugli obblighi relativi all´adozione delle misure di sicurezza, all´informativa da fornire ai cittadini, al consenso da richiedere nei casi previsti dalla legge. Oltre 200 gli accertamenti ispettivi previsti che verranno effettuati anche in collaborazione con le Unità Speciali della Guardia di Finanza - Nucleo Privacy. L´Autorità effettuerà inoltre, come di consueto, le attività ispettive che si renderanno necessarie in ordine a segnalazioni e reclami presentati.
 
Significativo è il bilancio dell´attività relativa all´anno appena trascorso. Nel 2008, gli ispettori del Garante hanno effettuato, presso amministrazioni pubbliche e società private, 500 ispezioni in loco. Gli accertamenti hanno riguardato, tra l´altro, gestori telefonici, cliniche private, agenzie assicurative, soggetti pubblici che svolgono attività di riscossione, commercialisti, finanziarie, aziende che effettuano attività di vendita on line, scuole che raccolgono dati anche via Internet, centri medici di chirurgia estetica.
 
Sono stati adottati numerosi provvedimenti di blocco del trattamento e di prescrizione, oltre alla contestazione di 338 sanzioni amministrative, gran parte delle quali relative all´omesso obbligo, da parte di chi gestisce banche dati, di informare gli interessati sull´uso che viene fatto dei loro dati personali.
 
A seguito delle sanzioni applicate sono stati riscossi circa 1.400.000 euro: di questi, oltre 335 mila sono relativi alla mancata adozione di misure si sicurezza da parte di aziende e pubbliche amministrazioni.
 
Nel corso delle attività sono state anche inviate 12 segnalazioni all´Autorità giudiziaria per violazioni di carattere penale per trattamento illecito di dati personali, false dichiarazioni al Garante, inadempimento di provvedimenti del Garante e mancata adozione di misure minime di sicurezza.
 
Abusi su minori: troppi dettagli nelle cronache, arriva lo stop del Garante
I mezzi di informazione sono tenuti a tutelare la riservatezza dei minori coinvolti nei fatti di cronaca evitando la diffusione di dettagli personali che, seppur in maniera indiretta, li rendano pubblicamente riconoscibili.
 
Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali (con un provvedimento di cui è stato relatore Giuseppe Chiaravalloti) prendendo in esame il ricorso di due coniugi altoatesini che lamentavano un caso di violazione della privacy dei due figli minori da parte di alcuni mezzi di informazione locali e nazionali. In occasione dell´arresto dello zio dei minori per presunti abusi nei loro confronti, Tv, quotidiani locali e agenzie di stampa nazionali avevano infatti diffuso informazioni non indispensabili riguardanti l´indagato, i due minori e i coniugi stessi. Alcune testate avevano, per giunta, rivelato il grado di parentela dei minori con l´indagato, la loro età, il sesso, il luogo di residenza e di villeggiatura, arrivando ad includere – in alcuni casi – anche la professione del padre.
 
Di fronte all´evidente eccesso di dettagli inerenti la vicenda, la coppia aveva quindi segnalato all´Autorità il rischio che l´insieme di queste informazioni potesse rendere i due minori potenzialmente identificabili, specie in ambito locale, e che questo potesse arrecare gravi danni alla loro personalità.
 
Il Garante nell´accogliere il ricorso dei coniugi – sulla base di quanto stabilito dal Codice deontologico dei giornalisti e dal Codice Privacy - ha vietato l´ulteriore diffusione, anche su Internet e radio tv, di informazioni riguardanti i minori e i  loro genitori che possano renderli identificabili.
 
Avvisi condominiali a prova di privacy
Nelle bacheche del palazzo o in altri luoghi aperti al pubblico non si possono apporre avvisi contenenti dati personali che rendano identificabile,  anche  indirettamente, un condomino.
 
Lo ha ribadito il Garante, nell´accogliere la segnalazione di un affittuario il quale lamentava una indebita diffusione di dati personali  dovuta  all´affissione di un avviso nella bacheca condominiale, in cui si dava notizia della  prossima scadenza del suo contratto di locazione e della contestuale intimazione a lasciare l´immobile. Oltre al fatto che fossero stati diffusi nome,  cognome e  altri dati in grado di identificarlo l´interessato contestava anche il metodo utilizzato per dare la comunicazione agli altri condomini. A suo avviso, infatti, lo stesso risultato si sarebbe potuto raggiungere con modalità alternative, ad esempio con comunicazioni individuali lasciate nelle  cassette per la posta. Dopo un primo intervento del Garante che aveva invitato il condominio ad adeguarsi alle prescrizioni già impartite in materia, in base alle quali si possono affiggere in spazi pubblici condominiali solo avvisi di carattere generale, finalizzati alla comunicazione di eventi di interesse comune, l´amministratore  aveva risposto di aver sostituito il primo avviso con un secondo, di tenore analogo, ma privo di dati personali. Non soddisfatto il segnalante,  faceva  comunque notare che il nuovo avviso posto in bacheca conteneva ancora indicazioni (piano in cui si trova l´immobile, l´interno) in grado di identificarlo, seppur indirettamente.
 
L´Autorità ha dato ragione al locatario dell´appartamento e ha vietato,  con un provvedimento di cui è stato relatore Mauro Paissan, la diffusione bacheca o in altro luogo visibile a chiunque - dei dati personali riferiti, anche indirettamente, al segnalante.
 

L´ATTIVITÁ DEL GARANTE - PER CHI VUOLE SAPERNE DI PIÚ
Gli interventi e i provvedimenti più importanti recentemente adottati dall´Autorità

• "Social network: attenzione a non cadere nella rete". Giornata europea della protezione dei dati personali 2009 – 20 gennaio 2009 [doc. web n. 1582491]

 

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