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Soro: seria preoccupazione per emendamenti approvati a DL antiterrorismo

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VEDI ANCHE: DL antiterrorismo: Soro, apprezzamento per le modifiche
apportate al testo - 26 marzo 2015

 

Dichiarazione di Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali

Soro: seria preoccupazione per emendamenti approvati  a DL antiterrorismo
Viene meno  equilibrio tra privacy e sicurezza

"Suscitano seria preoccupazione alcuni emendamenti al decreto-legge antiterrorismo approvati in Commissione, che alterano il necessario equilibrio tra privacy e sicurezza. In particolare, l´emendamento che porta a 2 anni il termine di conservazione dei dati di traffico telematico e delle chiamate senza risposta (ora di un anno e, rispettivamente, di un mese) va nel senso esattamente opposto a quello indicato dalla Corte di giustizia l´8 aprile scorso.

La sentenza ha infatti annullato la direttiva sulla data retention in ragione della natura indiscriminata della misura (applicabile a ciascun cittadino, senza distinzione tra i vari reati e le varie tipologie di comunicazioni "tracciate"). In quella sede, la Corte ha ribadito la centralità del principio di stretta proporzionalità tra privacy e sicurezza; proporzionalità che esige un´adeguata differenziazione in base al tipo di reato, alle esigenze investigative, al tipo di dato e di mezzo di comunicazione utilizzato. Queste, dunque - come abbiamo già sottolineato in sede di audizione, in Commissione, sul decreto- le indicazioni ineludibili per riformare la disciplina interna attuativa di quella direttiva; non quelle, di segno opposto, proposte all´Aula dalla Commissione.

Perplessità suscita anche l´emendamento che ammette le intercettazioni preventive (disposte dall´autorità di pubblica sicurezza nei confronti di meri sospettati), per i reati genericamente commessi on-line o comunque con strumenti informatici. Anche in tal caso l´equilibrio tra protezione dati ed esigenze investigative sembra sbilanciato verso queste ultime, che probabilmente non vengono neppure realmente garantite da strumenti investigativi privi della necessaria selettività".

Roma, 24 marzo 2015