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Dati genetici: Santaniello, ampliare il processo di produzione giuridica - 21 giugno 2000

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Dati genetici: Santaniello, ampliare il processo di produzione giuridica

"Per regolamentare la complessa e delicata materia dei dati genetici è necessario ed urgente ampliare il processo di produzione giuridica sia a livello nazionale che internazionale".

Lo ha affermato Giuseppe Santaniello, vice presidente dell´Autorità Garante per la protezione dei dati personali, aprendo i lavori del convegno "I nostri dati genetici", organizzato dallo stesso Garante, dal Comitato nazionale per la bioetica e Legambiente.

Nel suo intervento, il prof. Santaniello ha delineato il contesto giuridico e le prospettive di azione in materia di informzioni genetiche. Il vice presidente del Garante ha affermato che, se nel suo complesso, la normativa italiana è ancora insufficiente, la legge n.675 del 1996 sulla protezione dei dati personali rappresenta un momento fondamentale poiché fissa le norme per il trattamento dei dati sensibili, in particolare di quelli sanitari e genetici. Sulla scorta di questa legge "il Garante ha svolto un ruolo di battistrada e, di fatto, ha tracciato le linee guida per inquadrare giuridicamente il delicato tema dei dati genetici e per sensibilizzare l´opinione pubblica".

Il prof. Santaniello ha ricordato la prima autorizzazione generale sul trattamento dei dati sensibili emanata dall´Autorità nel 1997 che ha autorizzato il trattamento dei dati genetici entro determinati limiti e cautele: con il consenso scritto dell´interessato il trattamento dei dati genetici deve limitarsi alle informazioni e alle operazioni indispensabili per tutelare l´incolumità fisica e la salute dell´interessato, di un terzo o della collettività. E´ invece necessaria un´apposita autorizzazione del Garante nel caso in cui l´interessato non abbia prestato il proprio consenso e il trattamento sia finalizzato alla tutela della salute di un terzo o della collettività.

L´azione di intervento e di orientamento giuridico del Garante proseguirà con la prevista emanazione, entro il 1° ottobre, della specifica autorizzazione generale sui dati genetici, che rappresenterà l´ulteriore momento di evoluzione normativa in materia.

Ad avviso di Santaniello è comunque necessario "ampliare il processo di produzione giuridica sia a livello nazionale che internazionale ed arrivare ad una cornice legislativa tra tutti i Paesi interessati a dare un quadro normativo alle informazioni genetiche". In questa direzione, occorre muoversi in un "policentrismo di fonti", utilizzando non solo fonti legislative di tradizione europea, ma mutuando anche il modello di diritto americano basato sui codici di autodisciplina.

Sull´uso dei test genetici e sullo sviluppo delle conoscenze in campo scientifico, Santaniello ha sottolineato, infine, la necessità di evitare le discriminazioni sociali sulla base dei dati genetici, ricordando a questo proposito l´importante decreto emanato di recente dal Presidente Clinton che fa divieto agli enti federali di discriminare i propri dipendenti sulla base delle informazioni ricavate dai test genetici.

Roma, 21 giugno 2000