g-docweb-display Portlet

23. Le attività di comunicazione, studio e ricerca.Relazione 2006 - Parte II - L'attività svolta dal Garante - 12 luglio 2007 [1427072]

Stampa Stampa Stampa
PDF Trasforma contenuto in PDF

[doc. web n. 1427072]

Indice generale

Paragrafo precedente

Paragrafo successivo

 

 

Relazione 2006 - Parte II - L´attività svolta dal Garante - 12 luglio 2007

 

23. Le attività di comunicazione, studio e ricerca

23.1. La comunicazione del Garante: profili generali

L´attività di informazione e comunicazione svolta nel corso del 2006 ha dedicato ampio spazio alle tematiche più rilevanti su cui si è concentrato il lavoro dell´Autorità, in particolare la messa in sicurezza delle grandi banche dati, pubbliche e private, le intercettazioni, la protezione delle reti di telecomunicazione e la comunicazione elettronica.

Un grande impegno è stato altresì profuso rispetto alle questioni di più immediato interesse sociale quali, ad es., il rispetto della dignità delle persone nelle strutture sanitarie, il corretto uso dei dati dei condomini, la tutela della riservatezza negli alberghi, la limitazione del marketing aggressivo, la regolamentazione dell´utilizzo dei dati dei cittadini a fini di propaganda elettorale.

Un settore in significativa crescita di attenzione nel 2006 è stato quello legato alla tutela dei consumatori, con interventi mirati alla protezione dei dati personali con riguardo alla profilazione dei gusti e delle abitudini, in Internet e, più in generale, nel settore delle telecomunicazioni con una decisa azione indirizzata a stroncare il fenomeno delle telefonate pubblicitarie indesiderate e l´attivazione di servizi non richiesti.

Con riferimento ad Internet e ai motori di ricerca, va segnalata l´iniziativa assunta dal Garante, prima autorità in Europa, nei confronti di Google, affinché tale società adottasse misure a tutela degli utenti e assicurasse modalità per un rapido aggiornamento dei dati reperiti in rete. Le informazioni presenti nei motori di ricerca, infatti, devono essere aggiornate in modo tale da garantire il diritto delle persone ad essere rappresentate su Internet in maniera esatta, anche al di fuori delle pagine web "sorgente" dei dati.

La comunicazione dell´azione del Garante si è poi incentrata su altre iniziative primarie quali quelle relative alla tutela dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda la posta elettronica e la navigazione su Internet.

Costante è stato l´impegno nel ricercare il giusto equilibrio nel delicato rapporto tra diritto di cronaca e diritti fondamentali della persona, innanzitutto per quanto concerne il rispetto del principio di essenzialità dell´informazione in relazione alla pubblicazione di trascrizioni di intercettazioni. Centrale è rimasta, nell´attività anche di comunicazione, l´attenzione alla protezione dei minori: a tale proposito, va ricordato l´aggiornamento della Carta di Treviso, che regola i rapporti tra attività giornalistica e tutela dei minori.

Particolare attenzione, infine, è stata posta alle nuove tecnologie, alla sanità elettronica, alla raccolta e all´uso di particolari categorie di dati personali, come quelli biometrici, nonché la necessità urgente di definire regole che disciplinino la creazione di banche dati del Dna a fini di prevenzione e contrasto della criminalità.

Un capitolo speciale ha poi riguardato i rapporti tra Unione europea e Stati Uniti d´America dopo l´11 settembre 2001 e, in particolare, il trasferimento dei dati Pnr (i dati dei passeggeri che le compagnie aeree sono tenute a comunicare alle autorità Usa prima della partenza di voli diretti o in transito verso gli Stati Uniti) e l´accordo Safe Harbor (che consente di trasferire dati personali dall´Ue agli Usa per specifiche finalità). A tali questioni si è aggiunto, a metà del 2006, il cd. "caso Swift" (la società, con sede in Belgio, di cui si servono da decenni le banche ed i soggetti operanti nel settore finanziario di tutti gli Stati europei per i trasferimenti internazionali di valuta, anche in Paesi al di fuori dell´Ue come gli Stati Uniti). Su entrambe le questioni il Garante italiano ha contributo alla comunicazione pubblica delle ulteriori prese di posizione assunte e dei pareri adottati dal Gruppo di lavoro che riunisce le autorità europee per la protezione dei dati personali.

La presenza sui media delle tematiche riguardanti la protezione dei dati personali e, in particolare, l´attività del Garante, si è mantenuta costantemente alta. Nel periodo tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2006 sono stati selezionati dal Servizio relazioni con i mezzi di informazione oltre quattordicimiladuecentosette articoli di interesse dell´Autorità.


Alcune cifre

Sulla base della rassegna stampa prodotta, le pagine dei maggiori quotidiani e periodici nazionali e internazionali e dei media on-line che hanno offerto spazio alle questioni legate generalmente alla privacy sono state circa quattromilacento, delle quali oltre milleottocento sono state dedicate specificamente all´attività del Garante. Le prime pagine dedicate ai temi della protezione dei dati personali sono state circa duecentoquattro (di cui centoquarantotto riguardanti la sola Autorità). Numerose sono state le interviste pubblicate, gli interventi e le dichiarazioni sulla carta stampata (duecentonovanta), su tv e radio nazionali e locali (centosessantasei), nonché su pubblicazioni on-line.

23.2. I prodotti informativi

L´Autorità, nel corso del 2006, ha diffuso sessantasei comunicati e sedici Newsletter.

La Newsletter, giunta al suo ottavo anno di pubblicazione (per un totale complessivo di duecentottantaquattro numeri), offre un´approfondita informazione nazionale ed internazionale. La possibilità di una consultazione on-line e l´invio telematico ad un numero sempre maggiore di abbonati (istituzioni, pubbliche amministrazioni, imprese, liberi professionisti, privati cittadini) ha ulteriormente facilitato e ampliato la diffusione della Newsletter, contribuendo all´apprezzamento crescente del pubblico.

Il Cd-rom dell´Autorità "Il Garante e la protezione dei dati personali" –giunto alla XVI edizione nel 2006– si apre con una presentazione multimediale sui compiti, funzioni ed organizzazione dell´Autorità e sui temi di maggiore interesse affrontati nel corso della sua attività, e contiene, in forma integrale e nell´originale veste editoriale, i provvedimenti del Garante, la documentazione relativa alla normativa nazionale ed internazionale di riferimento e le pubblicazioni realizzate. L´archivio digitale ipertestuale, che consente la consultazione con funzioni di ricerca "fulltext", rappresenta uno strumento ormai conosciuto, atteso e costantemente richiesto da parte di amministrazioni pubbliche, imprese, liberi professionisti e cittadini.

Tra le pubblicazioni curate dall´Autorità va inoltre annoverato il Bollettino, consultabile on-line, che raccoglie i provvedimenti più significativi adottati dal Garante.

L´impegno per una comunicazione semplice e diretta in primo luogo verso il cittadino ha trovato concreta attuazione nella realizzazione di depliant divulgativi in grado di illustrare i diversi aspetti connessi alla protezione dei dati. I pieghevoli fino ad ora ideati sono stati dedicati a vari temi quali: l´esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa; l´attività e il ruolo del Garante; la difesa della privacy su Internet; le telecomunicazioni, i nuovi elenchi telefonici; la videosorveglianza. Il più recente tra essi, realizzato nel 2006, ha affrontato il tema dei sistemi a radiofrequenza (Rfid), le cosiddette "etichette intelligenti", che iniziano a trovare applicazione anzitutto nell´ambito delle aziende, degli esercizi commerciali e della grande distribuzione.

23.3. I prodotti editoriali

Il notiziario bimestrale "Garanteprivacy.it", al suo quarto anno di pubblicazione, è giunto al ventiquattresimo numero. Il bimestrale è una pubblicazione destinata a personalità del mondo istituzionale ed imprenditoriale, caratterizzata da una comunicazione mirata ed essenziale, in grado di sottolineare l´attività dell´Autorità nei diversi settori di intervento, con particolare attenzione anche al panorama internazionale.

Ogni numero del bimestrale, su temi all´ordine del giorno, ospita un editoriale a firma di un componente del Collegio del Garante.

Il Garante già da alcuni anni –al fine di contribuire ulteriormente in maniera fattiva all´approfondimento dei temi legati alla privacy ed ai principi posti dalla normativa nazionale e comunitaria– ha dato vita, inoltre, ad un nuovo prodotto editoriale, la collana "Contributi ", costituita ad oggi da sei volumi che raccolgono testi di approfondimento sulle problematiche riguardanti la protezione dei dati personali e la tutela della dignità della persona. Nel corso del 2006, sono stati pubblicati la seconda edizione aggiornata di "Privacy e giornalismo", curata da Mauro Paissan, componente del Garante, e il "Massimario 2002".

Il volume curato dal componente dell´Autorità è un testo in larga misura rinnovato rispetto a quello edito nel 2003: è stata operata, infatti, una nuova e aggiornata selezione delle principali decisioni assunte dal Garante nel corso di questi nove anni nel delicatissimo campo del rapporto tra libertà di informazione e rispetto dei diritti, dell´identità e della dignità della persona, sono stati aggiunti contributi su temi innovativi ed è stata in gran parte riscritta l´introduzione. Il "Massimario 2002" prosegue l´attività di massimazione dei provvedimenti già avviata dal Garante con il primo volume, relativo agli anni 1997-2001, e contiene una sintesi dei principi affermati dall´Autorità nel corso del 2002.

23.4. Gli incontri internazionali

Numerosi incontri internazionali nel 2006 hanno registrato la presenza dell´Autorità italiana e dei componenti del Collegio.

Il Collegio (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan e Giuseppe Fortunato) e il segretario generale Giovanni Buttarelli hanno partecipato alla Conferenza di primavera delle autorità europee per la protezione dei dati personali (Spring Conference), tradizionale appuntamento tenutosi a Budapest il 24 e 25 aprile 2006. Molti i temi affrontati nelle varie sessioni nelle quali si è articolata la conferenza, a cominciare dal ruolo più incisivo che le autorità garanti devono assumere per tutelare i diritti dei cittadini messi sempre più a rischio e dare loro una garanzia a largo spettro nei settori più vari: dalle attività di giustizia e di polizia (che costituiscono l´area denominato di "terzo pilastro") ai sistemi aziendali per la segnalazione da parte dei dipendenti di possibili illeciti (cd. "whistleblowing"); dall´impiego dei dati personali nelle attività di ricerca alle problematiche legate alla promo- zione delle attività di e-government; dal trattamento dei dati genetici alle nuove tecnologie. Proprio sulla problematica relativa allo sviluppo e all´utilizzo della tecnologia Rfid, le cd. "etichette intelligenti", è intervenuto il presidente Francesco Pizzetti, mentre il segretario generale Giovanni Buttarelli ha partecipato alla sessione riguardante i dati genetici.

Il presidente Pizzetti ha partecipato alla Conferenza su "Sicurezza dei cittadini e protezione dei dati", tenutasi a Varsavia nei giorni 11-12 maggio. Nella sua relazione, il presidente Pizzetti ha inteso stimolare una riflessione sullo specifico tema dello scambio di informazioni sensibili, quali i profili del Dna e i dati biometrici, utilizzati per la prevenzione, individuazione e investigazione dei reati, e che proprio per la loro natura necessitano di ulteriori e particolari garanzie.

Nel mese di novembre, l´intero Collegio e il segretario generale hanno partecipato alla 28° Conferenza internazionale delle autorità garanti svoltasi a Londra dal 2 al 5 novembre (v. par. 22). Giovanni Buttarelli, come detto, è intervenuto nella sessione dedicata al ruolo delle autorità per la protezione dei dati di fronte alle nuove tecnologie. Nel corso dei lavori sono stati affrontati una serie di temi cruciali per la difesa della privacy, in particolare i rischi legati all´uso di nuove tecnologie di tracciamento degli individui, alla raccolta massiccia di dati personali, alla videosorveglianza e alla creazione di grandi banche dati.

Il 31 maggio a Bruxelles nell´ambito del "Forum europeo degli incaricati per la privacy" (European Privacy Officers Forum -Epof) il presidente Pizzetti ha illustrato la normativa sulla protezione dei dati in Italia, in particolare le sue priorità e le più recenti misure di attuazione, ed ha risposto alle domande dei presenti.

Mauro Paissan ha partecipato il 14 marzo a Madrid, presso l´Istituto italiano di cultura, al convegno intitolato "Tra libertà d´informazione e tutela della privacy". Nel suo intervento, il componente del Collegio ha affrontato il delicato e dialettico rapporto esistente tra diritto di cronaca e diritti fondamentali dei cittadini, sottolineando in particolare le responsabilità alle quali è chiamato per primo il giornalista.

Tra le altre presenze internazionali vanno ricordate anche quelle del segretario generale all´"International Conference on Biometrics and Ethics" organizzata a Washington il 28 novembre 2006 dal Department ofHomeland Security (nella quale egli ha tenuto una relazione sulle prospettive della biometria e della privacy a fini di pubblica sicurezza e di giustizia) e alla cerimonia organizzata il 12 dicembre 2006 dall´Agenzia della protezione dei dati della Regione di Madrid, al fine di assegnare il terzo premio alle migliori pratiche delle amministrazioni pubbliche in materia di protezione dei dati (nella quale ha tenuto una relazione su "Amministrazione pubblica elettronica e partecipazione dei cittadini").

23.5. L´Ufficio relazioni con il pubblico

Fin dall´inizio della sua attività l´Autorità ha inteso presentarsi come un´istituzione aperta, vicina ai cittadini, attenta alle nuove frontiere della protezione dei dati personali e dei diritti della persona.

L´entrata in vigore della l. 7 giugno 2000, n. 150 e del suo regolamento di attuazione (d.P.R. 21 settembre 2001, n. 422) ha costituito per il Garante l´occasione per rafforzare e sviluppare ulteriormente la stretta relazione con i cittadini.


Profili
di carattere generale

Particolare attenzione è stata posta ai compiti che la legge affida all´Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) nella sua funzione di collegamento verso l´esterno, prevalentemente attraverso l´attività di informazione, di garanzia e di accesso ai servizi, di ascolto delle esigenze non solo dei singoli cittadini ma anche delle associazioni, delle imprese (cfr. Comunicato stampa 10 giugno 2006), degli enti e delle amministrazioni pubbliche.

Il ruolo fondamentale dell´Urp e l´interesse suscitato dalle problematiche legate alla privacy sono testimoniati dallo sviluppo crescente dell´attività di tale ufficio, laddove dai circa diciannovemiladuecento contatti registrati nel 2003 (anno di inizio dell´attività dell´ufficio), si è passati agli oltre trentanovemila registrati nel corso del 2006, con un aumento di circa cinquemila contatti anche rispetto al 2005 (quando se ne erano contati trentaquattromilacentocinquanta). I dati segnalano la crescita costante dei diversi ambiti di intervento (e-mail, visitatori e contatti telefonici) dell´ufficio, che nei suoi quattro anni di attività ha sommato oltre centodiciottomila contatti.


L´attività
dell´Ufficio relazioni
con il pubblico

Tali significativi incrementi hanno stimolato e reso necessario approntare nuove e più mirate risposte per favorire il dialogo con i cittadini. Questo rapporto si esplica in un´attività di back office caratterizzata dalla ricezione di quesiti e richieste di documentazione per e-mail (diciannovemiladuecento nel 2006), per posta ordinaria (sono stati assegnati nel periodo di riferimento cinquecentoventi fascicoli), nonché in maniera diretta mediante un´impegnativa, quanto essenziale, attività di front office svolta attraverso il call center (diciottomiladuecento le telefonate pervenute nel 2006) e il ricevimento diretto del pubblico presso l´ufficio (milleseicento visitatori nel 2006).

In proposito, oltre al consolidamento della positiva tendenza al dialogo, è stato riscontrato il più alto profilo delle richieste di intervento da parte di una utenza che è apparsa molto eterogenea (singoli cittadini, operatori economici, pubbliche amministrazioni, professionisti e consulenti).

L´Urp ha dovuto confrontarsi con aumentate aspettative da parte di una utenza attenta, desiderosa di trovare nei tempi più brevi qualificate soluzioni, alle quali si è provveduto attraverso l´impegno crescente da parte dei suoi operatori, nonché attraverso il miglioramento delle procedure in vigore.

In questo contesto, la più razionale organizzazione dei compiti assegnati (istruzione di pareri, istanze di accesso informale agli atti amministrativi come previsto dal regolamento interno n. 1/2006 sull´accesso ai documenti amministrativi presso l´Ufficio del Garante [doc. web n.  1320021], in G.U. 8 agosto 2006, n. 183) consente di predisporre nuove e più mirate metodologie di lavoro, in grado di offrire al pubblico un prodotto di più elevato spessore che, oltre a soddisfare le richieste avanzate, possa al tempo stesso permettere un monitoraggio delle medesime, così da poter costantemente misurare i nuovi bisogni e assumere le opportune iniziative con intuibili riflessi positivi.

L´Urp, proprio in considerazione di questa connotazione trasversale e della sua peculiare funzione, progressivamente sviluppatasi fin dalla sua costituzione, si pone anche come osservatorio privilegiato di tutta l´Autorità, in grado di conoscere e fronteggiare le emergenze del momento rapportandosi, di volta in volta, con gli uffici e i dipartimenti competenti in ragione delle tematiche interessate, svolgendo nella circostanza una preziosa attività di filtro e monitoraggio delle informazioni, richiamando l´attenzione dei massimi vertici dell´istituzione.

Anche per l´anno di riferimento è stata riscontrata una notevole affluenza del pubblico presso la sede dell´ufficio in prossimità delle diverse scadenze correlate agli adempimenti previsti dal Codice. Sono pervenute molte richieste di chiarimenti nei periodi antecedenti alla scadenza dei termini per l´adozione delle nuove misure minime di sicurezza, che hanno determinato una sensibile intensificazione dell´attività dell´ufficio. Analogo impegno è stato richiesto per far fronte a numerosi quesiti provenienti dalle pubbliche amministrazioni interessate all´adozione dei regolamenti per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari. Inoltre, in relazione alle consultazioni elettorali dell´aprile 2006, sono state prese in esame molte segnalazioni dei cittadini in materia di propaganda elettorale, a testimonianza di una maturata sensibilità sui temi di competenza dell´Autorità. Durante la seconda metà dell´anno sono state affrontate in particolare le tematiche correlate all´attività di marketing, anche in relazione alla nuova disciplina sugli elenchi telefonici, nonché la questione dei controlli effettuati dal datore di lavoro in ordine alla raccolta dei dati relativi alle navigazioni in Internet e all´utilizzo della posta elettronica sul luogo di lavoro. Si segnala, infine, la delicata problematica relativa alle intercettazioni e divulgazioni di comunicazioni, che hanno in più occasioni impegnato il Garante per i profili di competenza.


Tematiche di interesse

23.6. Le manifestazioni e le conferenze

Con l´obiettivo di promuovere la conoscenza della legge e di diffonderla presso i cittadini e gli operatori pubblici e privati, il Garante anche nel 2006 ha confermato la sua presenza ad importanti manifestazioni con il proprio stand e con la partecipazione dei suoi rappresentanti a dibattiti e convegni, riscontrando la conferma di un elevato interesse da parte del pubblico.

Alla XVII edizione del Forum Pa, svoltasi a Roma dall´8 al 12 maggio, i temi sui quali l´Autorità è stata chiamata ad esprimersi sono stati molteplici. In qualità di relatori hanno partecipato ai convegni: il presidente Francesco Pizzetti, a quello dedicato a "Innovazione nella p.a., innovazione nel Paese" (10 maggio); il vice-presidente Giuseppe Chiaravalloti, a quello su "Ict e attuazione delle norme: coniugare la garanzia della privacy con la diffusione della sanità elettronica" (11 maggio); il componente del Collegio Giuseppe Fortunato, al convegno su "Le nuove tecnologie per la gestione dell´identità: l´utilizzo dei dati biometrici" (9 maggio); il segretario generale Giovanni Buttarelli, al convegno su "Le basi di dati di interesse nazionale e la valorizzazione dei dati pubblici" nonché a quello su "La Radio Frequency Identification nella p.a." (8 maggio).

Nei cinque giorni di Forum i visitatori complessivi sono stati cinquantaduemila; i visitatori virtuali ottantamila e lo stand dell´Autorità ha visto un eccezionale afflusso di pubblico, stimato in una media giornaliera di circa sei-settecento visitatori, il doppio rispetto al 2005.

L´Autorità ha aderito anche alla XIII edizione del ComPa, il salone della comunicazione pubblica, svoltosi a Bologna dal 7 al 9 novembre. In tale occasione, i vertici dell´Autorità hanno partecipato ad alcuni incontri in programma il primo giorno: il vice-presidente Giuseppe Chiaravalloti è stato relatore al convegno "Il Codice dell´Amministrazione digitale: un anno dopo" e Giuseppe Fortunato relatore al convegno su "La comunicazione valoriale e identitaria".

Sulla base dei dati forniti dagli organizzatori, la manifestazione ha visto complessivamente la presenza di duecentosessantaquattro espositori, ottocentottanta relatori, cinquecentoventi giornalisti e ventottomilatrecentocinquanta visitatori. Allo stand del Garante, nei tre giorni di fiera, hanno richiesto informazioni più di milleottocento ospiti.

Quest´anno, per la prima volta, il Garante ha partecipato alla V edizione del Forum Expo Ict security, il più importante appuntamento convegnistico ed espositivo per i professionisti della sicurezza informatica, svoltosi a Roma dal 25 al 26 ottobre (il Forum ha registrato oltre duemilacinquecento visitatori). Il presidente dell´Autorità Francesco Pizzetti ha preso parte a tale manifestazione intervenendo, in qualità di relatore, al convegno "Sicurezza dei dati e dei sistemi ".

23.7. Il Servizio studi e documentazione

Dal 2005 il Servizio studi e documentazione, su incarico della Segreteria generale, coordina la predisposizione del testo della Relazione annuale del Garante e ne cura il relativo processo, oltre che il perfezionamento dei testi, con la collaborazione di unità interessate e l´impegnativa attività complementare di tipo editoriale curata dalla Redazione web. Ciò ha comportato, tra l´altro, la disponibilità di una più ampia selezione di materiali in allegato alla Relazione, nonché collegamenti ipertestuali tra la Relazione e il materiale documentale pubblicato sul sito Internet istituzionale, anche attraverso il riferimento diretto al numero di documento web assegnato a ciascun provvedimento.


La redazione
della Relazione annuale

Nel periodo di riferimento, inoltre, il Servizio studi ha curato, di propria iniziativa ovvero su impulso del Collegio o del segretario generale, la realizzazione tempestiva di studi e istruttorie documentali preliminari su fenomeni emergenti, suscettibili di assumere particolare rilevanza per le attività dell´Autorità e per il loro impatto sull´applicazione della normativa in materia di tutela dei dati.


La funzione
di studio
e di supporto giuridico

In particolare, per la rilevanza dei temi affrontati, si segnalano tra gli approfondimenti svolti negli ultimi mesi: un´ampia istruttoria preliminare su base documentale svolta in riferimento al regime applicabile ad alcune associazioni a carattere religioso; una serie di approfondimenti sui limiti della divulgazione di intercettazioni telefoniche in relazione alla tutela del segreto professionale; sull´irrogazione e sulle modalità di esecuzione delle sanzioni previste dal Codice; sui regimi internazionali di trasferimento dei dati e sulle tendenze in materia di circolazione transnazionale delle informazioni.

Il Servizio studi ha svolto approfondimenti e analisi su numerose tematiche di interesse dell´Autorità, prospettando possibili soluzioni alle problematiche di volta in volta esaminate, anche ai fini dell´eventuale predisposizione da parte del Garante di specifici provvedimenti ovvero in funzione di consulenza interna extra-procedimentale.

Il servizio è inoltre chiamato a svolgere un´attività di supporto al Collegio in merito a questioni emergenti nel corso dell´attività istituzionale "quotidiana" dell´Autorità. Nel quadro di tale attività ha anche predisposto frequentemente note di sintesi, nonché tabelle e analisi riepilogative a seguito di ricerche giuridiche anche di tipo comparatistico.

Nel 2005 e nel 2006 il Servizio studi ha profondamente rinnovato l´offerta di servizi di supporto al Collegio, alla Segreteria generale, ai singoli dipartimenti e servizi e alla generalità del personale.

L´attività di selezione, acquisizione e distribuzione periodica della documentazione è stata assai potenziata nella consapevolezza del suo ruolo determinante al fine dell´acquisizione di un adeguato bagaglio conoscitivo rispetto alle costanti sollecitazioni provenienti dall´esterno, sia in relazione all´attività svolta dal Garante in base a ricorsi, reclami o segnalazioni provenienti dai cittadini, sia in riferimento alle iniziative intraprese d´ufficio dell´Autorità e collegate ai molteplici eventi che a livello normativo, scientifico e tecnologico, si ripercuotono sulla materia della protezione dei dati. In tale prospettiva, il servizio ha effettuato ricerche preventive e svolge un monitoraggio costante delle fonti italiane ed internazionali normative, giurisprudenziali, amministrative e dottrinali, allo scopo di poter rispondere tempestivamente alle esigenze del Garante e degli uffici interni, anche avvalendosi dell´avvenuta acquisizione di alcune tra le più importanti banche dati dottrinali e giurisprudenziali italiane ed internazionali da parte della Biblioteca.


Il rinnovamento
dei servizi interni
di documentazione

La documentazione e l´aggiornamento del personale sono stati posti al centro dell´attenzione del servizio attraverso standard e procedure improntate a garantire, nel contempo, maggior rigore ed attendibilità scientifica delle fonti selezionate, e massima tempestività di circolazione dei materiali raccolti.

Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi è stata in primo luogo implementata la diffusione interna, con periodicità mensile ed in formato elettronico, di un "Repertorio di documentazione su diritti, libertà fondamentali e dignità della persona", denominato "Osservatorio Privacy", che raccoglie novità normative, dottrinali e giurisprudenziali in merito alle tematiche legate alla protezione dei dati e, più in generale, dei diritti delle persone. Suddivisi in relazione alle competenze operative del Garante, i documenti sono collegati attraverso l´attribuzione di parole-chiave o il riferimento ad una rubrica tematica che ne faciliti la reperibilità. Distribuito agli utenti interni via posta elettronica, l´Osservatorio sarà reso inoltre disponibile, grazie alla collaborazione della Redazione web, anche sulla nuova intranet dell´Ufficio.

Il materiale raccolto per particolari esigenze ovvero nell´attività corrente del servizio, che si caratterizzi per la specifica attualità e "freschezza" delle problematiche emergenti anche in funzione delle esigenze di approfondimento e programmazione dei lavori del Collegio e dell´Ufficio, è inoltre distribuito periodicamente nell´ambito di un progetto di "aggiornamento continuo a frequenza ravvicinata" che il Servizio studi promuove attraverso l´inoltro di specifici alert interni, in modo da permettere una selezione completa dei temi di attualità di maggiore interesse (sentenze, orientamenti amministrativi, legislazione straniera).

23.8. La Biblioteca

La Biblioteca ha confermato e rafforzato nel 2006 la sua doppia funzione di servizio per l´utenza interna e di centro di ricerca per la utenza specializzata esterna. Nel corso degli ultimi tre anni, la Biblioteca ha raggiunto le dimensioni e lo standard di qualità di una biblioteca universitaria, pur nei vincoli di spesa che impongono limitazioni del personale e una severa politica di acquisizione del patrimonio librario.

Da "progetto" originariamente destinato anche all´apertura al pubblico (sulla base della previsione normativa dell´art. 154, comma 1, lett. h), del Codice che indica, tra i compiti del Garante, quello di "curare la conoscenza tra il pubblico della disciplina rilevante in materia di trattamento dei dati personali e delle relative finalità"), la Biblioteca ha in seguito calibrato gestione, valorizzazione e sviluppo su tre compiti fondamentali:

  • la raccolta, l´ordinamento e la catalogazione dei materiali documentali acquisiti e prodotti dall´Autorità nel corso della sua attività;
  • l´acquisizione, l´ordinamento e la catalogazione della letteratura giuridica italiana e straniera attinente alla protezione dei dati personali;
  • l´acquisizione, l´ordinamento e la catalogazione della letteratura italiana e straniera che metta in luce i collegamenti tra la protezione dei dati personali e le trasformazioni della società tecnologica.

Presso la Segreteria generale la Biblioteca riveste uno specifico profilo operativo "multisettoriale". Essa infatti svolge il ruolo di archivio storico delle attività dell´Autorità; costituisce l´infrastruttura di supporto del lavoro istruttorio dei dipartimenti; rappresenta uno strumento di studio interdisciplinare per magistrati, funzionari, professionisti, docenti e studenti universitari.

Il patrimonio della Biblioteca consiste attualmente di ca. ottomilacinquecento titoli monografici (ca. cinquemila dei quali in lingua italiana) e di ca. duecento periodici. Le collezioni sono ubicate in tre sale diverse situate al piano terreno dell´edificio che ospita l´Autorità. La scaffalatura complessiva (incluso il locale di magazzino) è di ca. mille metri lineari.

La politica di acquisizione del patrimonio librario decisa dall´Autorità ha fatto costante ricorso al mercato antiquario italiano e straniero (in primo luogo americano) al fine di costruire un catalogo retrospettivo, scientificamente valido e completo, di titoli sulla privacy. L´Autorità ha ulteriormente incrementato le collezioni della Biblioteca incoraggiando una politica delle donazioni: a tale proposito si segnala l´apprezzata donazione nel 2006, da parte del prof. Stefano Rodotà, presidente dell´Autorità dal 1997 al 2005, di ca. millecinquecento materiali monografici cartacei rari e di pregio, tra i quali documentazione preparatoria delle linee-guida Ocse del 1980, della Convenzione europea del 1981, della direttiva europea n. 95/46/Ce, nonché materiale di studio e di documentazione sulla nascita del tema della privacy nella cultura politica italiana ed europea degli anni settanta.

La Biblioteca, in collaborazione con il Dipartimento per le risorse tecnologiche, ha potenziato nel corso del 2006 il sistema di risorse elettroniche a disposizione degli utenti. Il catalogo Opac aggiornato al 2004 e le successive integrazioni provvisorie sono accessibili dai Pc dell´Ufficio su rete intranet. Banche dati on-line ad accesso con password e banche dati su Cd-rom e Dvd sono consultabili presso le postazioni collocate nelle sale. La prevista adozione di un sistema di catalogazione informatica più avanzata agevolerà l´integrazione dei servizi multisettoriali della Biblioteca in un progetto unificato di Digital Library.

Nel 2006 la Biblioteca ha registrato ca. duemilacinquecento richieste di titoli in lettura da parte di utenti interni; ca. centottanta domande di accesso e ca. millecinquecento richieste di titoli in lettura da parte di utenti esterni; ca. duemilaottocento contatti sul catalogo Opac e ca. mille ore di consultazione di banche dati da parte degli utenti interni ed esterni.

23.9. Le altre iniziative di comunicazione e ricerca

23.9.1. Il Laboratorio Privacy Sviluppo

Accanto all´ordinaria attività istituzionale presso l´Autorità, su proposta dell´avv. Giuseppe Fortunato, che lo coordina, e con il favore del Collegio, ha preso avvio il Laboratorio Privacy Sviluppo.

L´iniziativa muove dalla convinzione che il valore della privacy sia essenziale per l´estrinsecazione totale di ogni potenzialità della persona umana secondo gli obiettivi da ciascuno liberamente determinati.

Il Laboratorio è un "luogo" di ricerca dinamica e aperta a cui possono collaborare tutti coloro che ne condividono la finalità. Nella convinzione che ciascun cittadino debba saper essere primo garante di se stesso, il Laboratorio porta avanti tale impegno con il contributo di quanti, interessati alle sue attività, intendano approfondire le modalità e gli strumenti per la libera costruzione della propria identità personale secondo le proprie intime aspirazioni; in tale prospettiva, si propone di studiare i sistemi delle persone per il raggiungimento dei propri obiettivi. Tutto ciò nel pieno riconoscimento dell´impegno del Garante a proteggere la persona e i "dati" che la caratterizzano, e favorire così quel "pieno sviluppo della persona umana" sancito dall´art. 3 della Costituzione, nell´ambito della quale la privacy rileva anche come "diritto di costruire la propria sfera privata" (Relazione 1997, p. 11).

I lavori hanno avuto inizio con la redazione di un testo dal titolo "LA SVOLTA. Come raggiungere sicuramente ogni obiettivo", in continua evoluzione e aperto al contributo di chiunque voglia partecipare. La struttura capovolta del testo (nella prospettiva dell´io lettore e contestualmente autore) è frutto di un procedimento volto a promuovere il potenziamento dell´io.

Partecipano all´iniziativa le autorità di Spagna, Irlanda, Islanda, Malta, Israele, Polonia, Repubblica Ceca, Tailandia, Nuova Zelanda, Catalogna, Cipro, Croazia, Lettonia, Ungheria, Macedonia, Romania e Slovenia. Anche l´Edps (il Garante europeo), nel riconoscere tale iniziativa "originale ed interessante", ha inteso sottolineare come la consapevolezza dei cittadini e la loro sensibilizzazione alla privacy costituiscono elementi fondamentali del successo delle autorità.

Nell´anno di riferimento, l´attività del Laboratorio è stata presentata al ComPa di Bologna (7 novembre 2006), presso diversi atenei italiani, quali l´Università di Roma "La Sapienza" (18 novembre 2006), l´Università di Chieti "G. D´Annunzio" (21 novembre 2006), l´Università di Modena e Reggio Emilia (28 novembre 2006), l´Università europea di Roma (4 dicembre 2006) e presso numerosi istituti di secondo grado di Napoli e Roma, ricevendo tra l´altro l´apprezzamento della Commissione bicamerale per l´infanzia.

Il Laboratorio sta raccogliendo numerosi contributi propositivi anche tramite il proprio sito web (www.laboratorioprivacysviluppo.it), costantemente aggiornato sulle sue attività.