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Ordinanza di ingiunzione nei confronti di Casa di cura privata Di Lorenzo s.p.a. - 21 gennaio 2010 [1736866]

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[doc. web n. 1736866]

Ordinanza di ingiunzione nei confronti di Casa di cura privata Di Lorenzo s.p.a. - 21 gennaio 2010

Registro delle deliberazioni
Del. n. 2 del 21 gennaio 2010

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

NELLA riunione odierna, alla presenza del prof. Francesco Pizzetti, presidente, del dott. Giuseppe Chiaravalloti, vicepresidente, del dott. Mauro Paissan e del dott. Giuseppe Fortunato, componenti e del dott. Daniele De Paoli, segretario generale reggente;

ESAMINATO il rapporto dell´Ufficio del Garante predisposto ai sensi dell´art. 17 della legge 24 novembre 1981, n. 689, relativo al verbale di contestazione per violazione amministrativa redatto in data 13 ottobre 2008 nei confronti della Casa di cura privata Di Lorenzo s.p.a., con sede a Roma, via Tibullo n. 16 e unità locale in Avezzano (Aq), via Vittorio Veneto n. 29 per la violazione degli articoli 37 e 38 del Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2006, n. 196, di seguito denominato "Codice");

RILEVATO che il Comando Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, in attuazione della richiesta di informazioni ex art. 157 del Codice (n. 13022/53969 datata 4 giugno 2008) e su specifica delega di questa Autorità (n. 13043/53969 del 4 giugno 2008), ha svolto, presso l´unità locale della società, gli accertamenti di cui al verbale di operazioni compiute del 19 giugno 2008 dai quali è risultato che la predetta società effettua, in qualità di titolare, trattamenti di dati personali previsti dall´art. 37, comma 1, lett. b) del Codice;

VISTA la contestazione n. 22573/59352 del 13 ottobre 2008 con cui l´Ufficio del Garante ha contestato alla predetta società la violazione prevista dall´art. 163 del Codice in relazione all´art. 37, informandola della facoltà di effettuare il pagamento in misura ridotta ai sensi dell´art. 16 della legge n. 689/1981;

RILEVATO dal predetto rapporto che non risulta essere stato effettuato il pagamento in misura ridotta;

VISTO lo scritto difensivo inviato ai sensi dell´art. 18 della legge n. 689/1981, con il quale la società sostiene di non essere assoggettata agli obblighi di cui all´art. 37, comma 1 lett. b) del Codice, poiché, tenuto conto di quanto indicato nella nota n. 492 datata 10 maggio 2004 dell´Associazione Italiana Ospedalità Italiana (A.I.O.P.), "(…) ha ritenuto (non effettuando raccolta dati a fini di studio e ricerca scientifica) di non effettuare la notifica". Quanto indicato nella citata circolare ha determinato nella società la convinzione di agire in buona fede;

VISTO il verbale di audizione delle parti redatto ai sensi dell´art. 18 della legge n. 689/1981 e datato 17 dicembre 2009 con cui la società ha ribadito quanto dedotto nello scritto difensivo;

RITENUTO che le argomentazioni addotte non risultano idonee in relazione alla contestazione della violazione amministrativa per omessa notificazione in quanto risultano effettuati trattamenti di dati idonei a rivelare lo stato di salute in relazione alle rilevazione di malattie infettive e diffusive (rientranti, quindi, nella nozione di cui alla lett. b) dell´art. 37), con riferimento almeno alle analisi svolte  dal laboratorio della società. Al riguardo, si rileva che il contenuto della citata nota dell´A.I.O.P. datata 10 maggio 2004 veniva da prima prontamente corretto con la nota n. 16898 del 10 maggio 2004 inviata dall´Ufficio del Garante alla medesima associazione ove si precisava che con riferimento alla definizione della finalità di "rilevazione" "(…) non corrisponde affatto alla previsione legislativa che la "rilevazione di malattie mentali, infettive e diffusive, sieropositività, trapianto di organi e tessuti e monitoraggio della spesa sanitaria" sia limitata ai fini di studio e di ricerca scientifica in campo epidemiologico, medico o biomedico.". In un secondo tempo, la stessa A.I.O.P., con nota n. 205 del 3 marzo 2008 (e quindi prima dell´ispezione effettuata in data 19 giugno 2008), indirizzata alle Istituzioni Sanitarie Associate e recante in oggetto "Privacy – Suggerimenti sulla notificazione al Garante", ha rappresentato che "(…) è opportuno che, a scopo cautelativo e considerato il costo esiguo, al più presto tutte le nostre strutture effettuino la notificazione al Garante (…) accedendo al sito internet www.garanteprivacy.it e seguendo le indicazioni ivi contenute.". Pertanto, le argomentazioni addotte dalla società non risultano idonee per escludere la responsabilità in relazione alla contestazione della violazione amministrativa per omessa notificazione al Garante (art. 3 l. n. 689/1981);

RILEVATO che l´attività svolta dalla società configura un trattamento di dati personali (art. 4, comma 1, lett. a) e b), del Codice) per il quale doveva essere assolto tempestivamente l´obbligo di effettuare la notificazione del trattamento ai sensi e nei modi previsti dagli artt. 37, comma 1, lett. b) e 38 del Codice;

VISTO l´art. 163 del Codice, nella formulazione antecedente alla modifica apportata con d.l. n. 207 del 30 dicembre 2008, convertito con legge n. 14/2009, che punisce la violazione delle disposizioni di cui agli art. 37 e 38 con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da diecimila euro a sessantamila euro e con la sanzione amministrativa accessoria della pubblicazione dell´ordinanza-ingiunzione;

VISTA la legge 24 novembre 1981 n. 689, e successive modificazioni e integrazioni;

RITENUTO di dover determinare l´ammontare della sanzione pecuniaria, avuto riguardo ai parametri indicati nell´art. 11 della legge 24 novembre 1981 n. 689, valutati anche in relazione all´opera svolta dall´agente,  alla gravità della violazione e alle condizioni economiche del contravventore, nella misura del doppio del minimo pari alla somma di ventimila/00 euro;

RITENUTO di dover applicare la sanzione accessoria della pubblicazione, avuto riguardo alla gravità della violazione valutata alla luce dei predetti parametri e circostanze, nella misura ritenuta congrua della sola pubblicazione per estratto, per una sola volta su una testata giornalistica a livello locale, identificata in "Il Centro";

VISTA la documentazione in atti;

VISTE le osservazioni dell´Ufficio, formulate dal segretario generale ai sensi dell´art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;

RELATORE il dott. Mauro Paissan;

ORDINA

alla Casa di cura privata Di Lorenzo s.p.a., con sede a Roma, via Tibullo n. 16, in persona del legale rappresentante pro-tempore, di pagare la somma di euro 20.000,00 (ventimila) a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria per la violazione dell´art. 163 del Codice, indicata in motivazione;

DISPONE

la pubblicazione a cura dell´Ufficio della presente ordinanza-ingiunzione a titolo di sanzione amministrativa accessoria prevista dall´art. 163 del Codice, per estratto e per una sola volta, sulla testata giornalistica  "Il Centro";

INGIUNGE

alla medesima società di pagare, fermo restando quanto dovuto per la sanzione accessoria, la somma di euro 20.000,00 (ventimila) secondo le modalità indicate in allegato, entro 30 giorni dalla notificazione del presente provvedimento, pena l´adozione dei conseguenti atti esecutivi a norma dall´art. 27 della legge 24 novembre 1981, n. 689, prescrivendo che, entro il termine di giorni 10 (dieci) dal versamento, sia inviata a questa Autorità, in originale o in copia autentica, quietanza dell´avvenuto versamento;

DA´ ATTO CHE

avverso il presente provvedimento, ai sensi dell´art. 152 del Codice, può essere proposta opposizione davanti al tribunale ordinario del luogo ove ha sede il titolare del trattamento entro il termine di trenta giorni dalla notificazione del presente provvedimento.

Roma, 21 gennaio 2010

IL PRESIDENTE
Pizzetti

IL RELATORE
Paissan

IL SEGRETARIO GENERALE REGGENTE
De Paoli

Scheda

Doc-Web
1736866
Data
21/01/10

Tipologie

Ordinanza ingiunzione o revoca