g-docweb-display Portlet

Parere in ordine alle modifiche e integrazioni apportate alla scheda n. 6 del regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari - 5 giugno 2014 [3248445]

Stampa Stampa Stampa
PDF Trasforma contenuto in PDF

[doc. web n. 3248445]

Parere in ordine alle modifiche e integrazioni apportate alla scheda n. 6 del regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari - 5 giugno 2014

Registro dei provvedimenti
n. 280 del 5 giugno 2014

IL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Nella riunione odierna, in presenza del dott. Antonello Soro, presidente, della dott.ssa Augusta Iannini, vice presidente, della prof.ssa Licia Califano e della dott.ssa Giovanna Bianchi Clerici, componenti e del dott. Giuseppe Busia, segretario generale;

Vista la richiesta di parere della Presidenza del Consigli dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità sulle modifiche e integrazioni al proprio Regolamento per il trattamento dei dati personali sensibili e giudiziari (nota del 18 aprile 2014, prot. n. DPO 3520 P-4.15.15);

Visto il Codice in materia di protezione dei dati personali, d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (di seguito Codice);

Vista la documentazione in atti;

Viste le osservazioni dell´Ufficio formulate dal segretario generale ai sensi dell´art. 15 del regolamento del Garante n. 1/2000;

Relatore la dott.ssa Augusta Iannini;       

PREMESSO

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità (di seguito Dipartimento) ha chiesto il parere del Garante in ordine alle modifiche e integrazioni apportate alla scheda n. 6 del regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari adottato con il d. P.C.M. n. 312 del 30 settembre 2006, sul quale l´Autorità ha espresso il proprio parere di competenza in data 18 maggio 2006 (reperibile sul sito Internet dell´Autorità, www.garanteprivacy.it, doc. web n. 1298799).

La predetta scheda prevede i trattamenti di dati personali relativi alla "Gestione degli interventi in ambito sociale, di pari opportunità e tutela dei soggetti vittime della discriminazione" effettuati dall´Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull´origine etnica (UNAR), nell´ambito dello svolgimento delle finalità di rilevante interesse pubblico di cui all´art. 73 del Codice, inerenti le funzioni istituzionali del Dipartimento. Tale scheda è stata integrata con l´individuazione, tra i tipi di dati trattati, anche dello stato di salute e della via sessuale.

Più precisamente, rispetto alla sua prima formulazione la scheda n. 6 del regolamento in esame reca le seguenti integrazioni e modificazioni:

• nell´ambito della sezione relativa alle fonti normative:

il decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216 (attuazione della direttiva 2000/78/CE per le pari opportunità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro);

la legge 1 marzo 2002, n. 39, art. 29 (Disposizioni per l´adempimento di obblighi derivanti dall´appartenenza dell´Italia alle Comunità europee - Legge Comunitaria 2001);

il decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, articolo 2 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma dell´articolo 6 della legge 28 novembre 2005, n. 246);

il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri 1 ottobre 2012 (Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri), art. 16;

• nell´ambito della sezione relativa ai tipi di dati trattati:

lo stato di salute: patologie attuali, patologie pregresse, terapie in corso anamnesi familiare;

la vita sessuale;

• nell´ambito della sezione relativa alla sintetica descrizione del trattamento e del flusso:

la gestione di una banca dati per il monitoraggio dei casi e la tutela dei soggetti che presentano segnalazioni in ordine a condotte discriminatorie;

la realizzazione di progetti ed azioni positive volti ad assicurare pari opportunità, a prevenire e rimuovere le discriminazioni, nonché a consentire l´indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio della utilizzazione dei relativi fondi europei, ai sensi dell´art. 2, d.lgs. n. 198 del 2006;

ove si specifica quali sono i dati sensibili oggetto di trattamento, il primo punto è sostituito con il seguente: "dati che rivelano l´origine razziale, l´etnia la condizione di disabilità o l´orientamento sessuale del soggetto vittima potenziale della discriminazione sulla base della segnalazione dell´interessato o per lo svolgimento di progetti e azioni positive".

Al riguardo, il Dipartimento ha evidenziato che nel corso degli anni "sono aumentate le attività dell´Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), che si occupa (…) delle attività di promozione delle pari opportunità e di contrasto alle discriminazioni soprattutto mediante l´assistenza alle vittime e la promozione di azioni positive".

Il Dipartimento ha, inoltre, specificato che, in base al decreto 4 dicembre 2012, recante l´organizzazione interna del Dipartimento per le pari opportunità, l´Unar "ha la funzione di garantire, in piena autonomia di giudizio ed in condizioni di imparzialità, l´effettività del principio di parità di trattamento tra le persone, di vigilare sull´operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni nonché di contribuire a rimuovere le discriminazioni fondate sulla razza e l´origine etnica analizzando il diverso impatto che le stesse hanno sul genere, sugli altri fattori della discriminazione ed il loro rapporto con le altre forme di razzismo di carattere culturale e religioso" (art. 8, comma 1).

Il Dipartimento ha evidenziato, infine, che "l´Unar ha il compito di attuare le proprie funzioni in materia di antidiscriminazione in base a specifiche Direttive ministeriali emanate annualmente per dettare le linee guida dell´azione amministrativa". In particolare, all´Unar è stato di recente assegnato, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega per la pari opportunità, un "Obiettivo operativo" inerente la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull´orientamento sessuale e sull´identità di genere e promozione della inclusione sociale delle persone LGBT, nell´ambito del quale emergono anche aspetti relativi alle condizioni di salute degli interessati.

Su tali basi, il Dipartimento ha, quindi, ritenuto indispensabile per il perseguimento delle richiamate finalità istituzionali poter effettuare anche il trattamento dei predetti dati personali sensibili.

OSSERVA

La Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità ha chiesto il parere del Garante in ordine alle modifiche e integrazioni apportate alla scheda n. 6 del proprio regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari, relativa alla "Gestione degli interventi in ambito sociale, di pari opportunità e "tutela dei soggetti vittime della discriminazione", effettuati dall´Unar (d.P.C.M. n. 312 del 2006).

Sul punto, il Dipartimento ha rappresentato, in particolare, di voler aggiungere, nell´ambito della sezione della predetta scheda relativa ai tipi di dati trattati, anche "lo stato di salute: patologie attuali, patologie pregresse, terapie in corso anamnesi familiare; e la vita sessuale", manifestando di ritenere indispensabile per l´Unar il trattamento anche dei predetti dati personali di natura sensibile, in ragione del recente ampliamento dei compiti attribuiti all´Ufficio stesso.

Al riguardo, deve rilevarsi, infatti, che in base al d.P.C.M. 1 ottobre 2012 "il Dipartimento per le pari opportunità è la struttura di supporto al Presidente che opera nell´area funzionale inerente alla promozione ed al coordinamento delle politiche dei diritti della persona, delle pari opportunità e della parità di trattamento e delle azioni di Governo volte a prevenire e rimuovere ogni forma e causa di discriminazione" e che "nell´ambito del Dipartimento opera, altresì, l´Ufficio per la promozione delle parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza e sull´origine etnica di cui all´art. 29 della legge 1° marzo 2002, n. 39" (art. 16, commi 1 e 5).

Il successivo d.m. 4 dicembre 2012 amplia, di conseguenza, i compiti affidati all´Unar, attribuendogli la funzione di garantire l´effettività del principio di parità di trattamento tra le persone e di vigilare sull´operatività degli strumenti di tutela vigenti contro le discriminazioni fondate su tutti i fattori di discriminazioni, con particolare riferimento a quelle derivanti dalla razza e dall´origine etnica (art. 8, comma 1). A tal fine, il Servizio per la tutela della parità di trattamento presso l´Unar si occupa, in particolare, di gestire la raccolta delle segnalazioni in ordine a casi di discriminazione.

In tale quadro, risulta, quindi comprovato che per l´Unar sia indispensabile poter effettuare il trattamento anche dei dati sensibili idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale degli interessati per lo svolgimento delle proprie funzioni istituzionali (art. 22, comma 3, del Codice).

Su tali basi il Garante esprime parere favorevole sulle modifiche ed integrazioni apportate alla scheda n. 6 del regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ciò premesso, con riferimento all´istituzione e gestione della banca dati per il monitoraggio dei casi e la tutela dei soggetti che presentano segnalazioni in ordine a condotte discriminatorie si ritiene opportuno evidenziare che i dati sensibili e giudiziari ivi raccolti siano trattati con tecniche di cifratura o mediante l´utilizzazione di codici identificativi o di altre soluzioni che li rendono temporaneamente inintelligibili anche a chi è autorizzato ad accedervi e permettano di identificare gli interessati solo in caso di necessità (art. 8, comma 3, lett. a), d.m. 4 dicembre 2012; art. 22, comma 6, del Codice).

TUTTO CIÒ PREMESSO IL GARANTE

ai sensi degli articoli 20, comma 2, e 154, comma 1, lett. g) del Codice, esprime parere favorevole sulle modifiche ed integrazioni apportate alla scheda n. 6 del regolamento per il trattamento di dati sensibili e giudiziari della Presidenza del Consiglio dei Ministri, relativa alla "Gestione degli interventi in ambito sociale, di pari opportunità e tutela dei soggetti vittime della discriminazione", effettuati dall´Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR).

Roma, 5 giugno 2014

IL PRESIDENTE
Soro

IL RELATORE
Iannini

IL SEGRETARIO GENERALE
Busia