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Buttarelli: la carta di identità elettronica come carta delle garanzie del cittadino - 18 settembre 2002

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Buttarelli: la carta di identità elettronica come carta delle garanzie del cittadino

Il Segretario generale del Garante per la protezione dei dati personali, dott. Giovanni Buttarelli, è intervenuto oggi al Convegno: "Carta di identità elettronica e firma digitale: dalla sperimentazione ai servizi", svoltosi nell’ambito del COMPA 2002, Salone della Comunicazione pubblica e dei servizi al cittadino.

Aprendo i lavori del Convegno il Segretario generale ha ricordato l’attenzione con la quale l’Ufficio del Garante per la protezione dei dati personali segue, fin dalla sua istituzione nel 1997, il dibattito apertosi in tutto il mondo sull’opportunità di sostituire i documenti di identità cartacei con carte di identità elettroniche che possano contenere, accanto alle informazioni riguardanti l’identità appunto della persona anche altro tipo di informazioni quali, ad esempio: i dati biometrici, quelli sanitari, quelli relativi alla fede religiosa professata".

"Si tratta di dati, questi ultimi - ha precisato il Segretario generale - che in realtà aprono una serie di questioni riguardanti da un lato la loro effettiva utilità nell’essere inseriti nella carta di identità elettronica e la loro successiva utilità da parte di terzi, siano essi enti pubblici o strutture private e, dall’altro, gli aspetti tecnici su come effettivamente raccoglierli ed inserirli". Altri aspetti delicati derivano dal modo con cui sono registrati e accessibili, dalle tecnologie e dalle finalità prescelte.

"In Giappone - ha ricordato Buttarelli - è stato dimostrato che le impronte digitali, ad esempio sono riproducibili. Un aspetto questo che deve far riflettere sulle garanzie in termini di sicurezza. Cosa potrebbe accadere se qualcuno per fini illeciti le riproducesse e le utilizzasse, ad esempio al fine di effettuare o rilasciare pratiche di una certa rilevanza quali ad esempio quelle sanitarie?".

"L’Autorità garante - ha proseguito Buttarelli - ha perciò il compito istituzionale di richiamare l’attenzione nelle sedi istituzionali nazionali e negli organismi internazionali competenti sulla questione, in modo tale che la carta di identità elettronica possa garantire adeguate certezze riguardo alla protezione dei dati personali. Il vertice G8 del prossimo anno dovrà infine individuare possibili parametri comuni per i documenti di identità e l’eventuale inclusione di dati biometrici".


Roma, 18 settembre 2002